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Vittorio Sgarbi umilia Luigi Di Maio: "Vota sì e intanto spende 60mila euro per farsi fotografare al mare"

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Vittorio Sgarbi non perde occasione per fare campagna per il No al referendum al taglio dei parlamentari. La vittima preferita del noto critico d’arte è ovviamente Luigi Di Maio, pronto a mettersi al petto come una medaglia l’eventuale vittoria del Sì, che è l’unica battaglia ideologica che il M5s non ha ancora gradito in questi due anni al governo. “Diciamo no a Bonafede, alla Azzolina, a Conte ma soprattutto a quella faccia da sogliola di Di Maio - è l’affondo di Sgarbi - che oltre a prendere 20mila euro al mese ne paga 60mila all’anno per il suo fotografo personale affinché lo immortali mentre finge di baciare la sua fidanzata al mare. Povera ragazza, ma ognuno sceglie il proprio destino”. Per il critico d’arte i rappresentanti del governo schierati a favore del Sì al taglio sono un “gruppo di disperati” che “ancora per un po’ prenderà il reddito di cittadinanza più grosso su cui hanno messo le mani. Mandiamoli a casa”. 

 

 

 

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