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Le Iene contro la virologa Antonella Viola: "Noi pseudo giornalisti? Plasma iperimmune, aspettiamo che la gente muoia?"

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Ci va giù pesante Antonella Viola. L'immunologa si è scagliata contro un servizio de Le Iene - il programma di Italia 1 - sul plasma iperimmune, accusando il programma di aver "distrutto il metodo scientifico in pochi minuti". La tecnica in questione, che consiste nell'utilizzo di plasma iperimmune, ottenuto dal sangue dei pazienti guariti, è radicata da oltre un secolo. E adesso alcuni ospedali la stanno usando anche per combattere il Covid-19. Ma la dottoressa ha ricordato che non ci sono studi scientifici che possano provare la sua efficacia in questo caso. "Ricordiamo che questi pseudo-giornalisti (Le Iene) sono gli stessi che anni fa proposero analoghi servizi a dimostrazione (secondo i loro canoni) che Stamina, la terapia-truffa di Vannoni, funzionava. E misero alla gogna uno scienziato di grandissima reputazione e serietà come Paolo Bianco - ha scritto l'immunologa su Facebook -. In modo analogo, nel servizio sul plasma, il bersaglio è Roberto Burioni, che rappresenta tutta quella classe di esperti che prima di dire che un farmaco o una terapia funziona chiedono le prove". 

La dottoressa ha spiegato che non bisogna saltare subito alle conclusioni quando si parla di salute: "In linea di principio, il plasma iperimmune potrebbe funzionare, ma anche no. Questo perché ci sono moltissime variabili in gioco, come la concentrazione di anticorpi neutralizzanti nel plasma donato, la concentrazione di anticorpi nel sangue del paziente, lo stato infiammatorio/immunitario del paziente, la tempistica e il dosaggio di somministrazione, lo stadio della malattia". Infine Antonella Viola lancia un monito: "Un servizio come quello trasmesso da Le Iene è molto pericoloso: prima di tutto mina le basi della ricerca scientifica basata sulle prove; poi genera aspettative e dubbi nella popolazione. La raccomandazione ai pazienti e ai loro familiari è di non cadere in queste trappole che hanno come unico scopo quello di fare audience e polemica". L'immunologa spiega, infine, che chi cerca scorciatoie non fa altro che danneggiare la salute pubblica e mettere tutti in pericolo.

La replica delle Iene - A stretto giro di posta, ecco la risposta delle Iene. "Avremmo 'distrutto il metodo scientifico' perché abbiamo fatto il nostro lavoro mostrando quello che succede in ospedale e dando voce ai medici? Interpretazione bizzarra". La professoressa Viola "certamente saprà che attualmente non esiste una cura certificata e standardizzata per il Covid. E saprà anche che è uscito uno studio lanciato dall’Oms su 12.000 pazienti in 500 ospedali di 30 nazioni che dimostra che tutti gli antivirali che abbiamo usato in grande quantità negli ospedali da inizio pandemia, hanno effetto scarso o nullo sul Covid. Come di sicuro saprà anche che la cura al plasma è stata autorizzata dalla Food and Drug administration, l'ente governativo statunitense, il 24 agosto, dopo due studi: oggi sono arrivati a infondere quasi 90mila pazienti in più di 2700 ospedali. E i direttori sanitari degli ospedali di Mantova e Padova hanno spiegato a Alessandro Politi che non c'è stato neppure un morto fra i pazienti curati col plasma iperimmune".

"Sono tantissimi gli ex malati Covid che stanno provando a donare ma senza successo, e che si stanno rivolgendo a noi per chiedere come fare - ricordano le Iene -. La bordata finale, quindi, la riteniamo offensiva nei confronti dei tanti medici a cui abbiamo dato voce e che semplicemente si sono limitati a dare i numeri sotto i loro occhi della cura del plasma iperimmune e a chiedere ai cittadini di andare a donare". "Visto che non esiste una cura standardizzata e certificata, la cosa migliore sarebbe quindi aspettare il risultato degli studi aspettando che le persone muoiano o come si è fatto dall’inizio pandemia provare con tutto quello che sembra funzioni? E poi chi danneggia la salute pubblica, cara professoressa? Noi che diamo voce ai medici in prima linea, oppure chi non ha fatto il suo dovere rendendo possibile la donazione e la raccolta del plasma iperimmune?".

 

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