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Danilo Toninelli è "la prova regina" di Open Arms. Giulia Bongiorno userà lui per scagionare Salvini

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Matteo Salvini indagato sul caso Gregoretti ha tirato in ballo tutto il fu governo gialloverde. Accusato di sequestro di persona aggravato per aver tenuto in mare i migranti a bordo della ong (salvo poi farli sbarcare), il leader della Lega ha detto di aver agito con il via libera di tutto l'esecutivo Lega-M5s. Anche con l'ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Chiamato in causa, però, l'ex grillino dimostra di soffrire di amnesia. Di fronte alle evidenze il re delle gaffe dice di non ricordarsi. Nella trascrizione integrale della sua testimonianza al tribunale di Catania - riporta alla memoria Il Giornale -, sono 42 i "non ricordo", "sono passati 2 anni", "non posso ricordare" pronunciati dal pentastellato.

 

 

Alla base della tesi di Toninelli il fatto che quella "non fu una parte che mi competeva, era diverso per argomenti quel tavolo e la parte relativa all'immigrazione clandestina non mi competeva". Peccato però che del suo ex ministero fa parte anche la Guardia costiera, che da anni si occupa - tra le altre cose - di recupero dei migranti. Non solo, perché se si scorre la pagina Facebook del Cinque Stelle e con un po' di pazienza si arriva al 2019, si vedono video di esultanza. "Abbiamo fermato gli sbarchi", è uno dei tanti filmati che vede lo smemorato Toninelli protagonista. E proprio su questi vuoti di memoria che Giulia Bongiorno, legale di Salvini, intende far leva su un altro caso di sequestro di persona e abuso d'ufficio, il caso Open Arms.

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