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Maria Giovanna Maglie, la cannonata a Mattarella: "Con il dovuto rispetto, come fa a sostenere questa roba?"

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Guai a toccare Sergio Mattarella? Non per Maria Giovanna Maglie, che come sempre senza indugi e senza alcun tipo di pelo sulla lingua dice la sua. E la dice anche se in ballo c'è niente meno che il presidente della Repubblica, che dal Quirinale sta orchestrando queste peculiari consultazioni. Il commento della Maglie è relativo ai fatti della vigilia, di ieri, venerdì 29 gennaio, quando Mattarella ha deciso di conferire un incarico esplorativo a Roberto Fico, il grillino presidente della Camera che avrà il compito di verificare se, effettivamente, Giuseppe Conte ha i voti per un ter" (e per trovare questi voti avrà una dose extra di tempo, quella del mandato a Fico, che scade martedì).

 

Dunque, largo alla riflessione della Maglie, nel cui mirino ci finisce l'appello di Mattarella ad ottenere una "maggioranza certa e solida" in tempi rapidi. "Com'è che si dice - si interroga la giornalista -? Con il dovuto rispetto, quando parla di una maggioranza certa e solida, il presidente della Repubblica come fa a dire che si può riprovare con quella che è appena miseramente franata? Ah, saperlo! Però Goffredo Bettini è fiducioso. Capito a me?", conclude con ironia tagliente. Punto tutt'altro che peregrino, quello posto dalla Maglie: Mattarella chiede una maggioranza solida, e questa potrebbe essere identica a quella che si è appena andata a schiantare. Misteri quirinalizi, insomma.

 

No, la Maglie non crede affatto a un Conte-ter. Men che meno ai cosiddetti "responsabili", contro i quali si era spesa in un altro recente cinguettio: "Il vero scandalo non è chi abbia tradito o chi tradirà tra i senatori del famoso gruppo cani sciolti sul mercato al miglior offerente. Lo scandalo è che siano senatori". Un pensiero chiarissimo, quello della Maglie, rivolto a tutti i voltagabbana.

 

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