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Marco Travaglio a Otto e Mezzo, "non conteranno più niente" e insulti a Berlusconi: crisi di nervi dopo aver perso il M5s

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La disperazione e la rabbia di uno sconfitto, ovvero Marco Travaglio. Il "suo" M5s si è ribellato al re dei Manettari e, dopo la farsa del voto su Rousseau, si è consegnato a Mario Draghi. Tutto ciò che il direttore del Fatto Quotidiano, a suon di insulti contro Silvio Berlusconi e Matteo Salvini e deliri sul "complotto dei giornaloni", non avrebbe mai voluto vedere. E così, il direttore capo-ultrà di Giuseppe Conte, mostra tutta la sua disperazione ospite in collegamento con Otto e Mezzo di Lilli Gruber, nella puntata in onda su La7 ieri sera, giovedì 11 febbraio, proprio pochi minuti dopo la chiusura del voto sulla piattaforma pentastellata. 

 

"Prima di calarsi le brache avrebbero dovuto chiedere qualche garanzia in più", ha sbottato il Travaglio disperato. E ancora: "Non conteranno più niente". Brutto colpo, per Travaglio, prendere atto che il suo partito di riferimento è ridotto al nulla. 

Dunque, su Beppe Grillo: "È tutt'altro che scemo - ha premesso -.  Si è trattata di una circonvenzione di capace. È stato intortato da quel volpone di Draghi che lo ha intortato con la supercazzola del super-ministero della Transizione ecologica". E qui, Travaglio, mente sapendo di farlo. Cerca infatti di spacciare la vicenda del ministero "verde" come un argomento in grado di persuadere il M5s, quando in verità è stato semplicemente uno strapuntino chiesto e ottenuto dai pentastellati per poterselo rivendere ai votanti su Rousseau per ottenere il "sì".

 

E ancora, il Marco Manetta scaricato dai grillini punta il dito per la composizione della maggioranza: "Una spaccatura ci sarà per forza, ci sarà qualcuno che non ha lo stomaco così forte da andare al governo con Berlusconi e con chi gli ha buttato giù i due precedenti governi". Insomma, il M5s destinato allo scissione per colpa della presenza di Berlusconi, quel Berlusconi che Travaglio è tornato a insultare con violenza dalle colonne del suo Fatto Quotidiano. Insulti che sarebbero dovuti servire a convincere i vertici M5s a non andare mai al governo con Berlusconi. Ma Travaglio ha fallito.

 

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