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Enrico Mentana, "sci? Un insulto alla ragione": massacrato il ministro Speranza, "prima grana per Draghi"

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“È stato veramente un insulto alla ragione disporre la riapertura e poi decidere soltanto poche ore prima che dovesse essere posticipata”. Anche Enrico Mentana ha criticato duramente il governo di Mario Draghi, o meglio i soliti vecchi protagonisti che sono responsabili della strage operata ai danni delle attività sciistiche e quindi delle comunità montane. “I protagonisti li abbiamo già conosciuti, sono Roberto Speranza e i governatori delle Regioni”, ha dichiarato il direttore del Tg di La7, che poi ha aggiunto: “Quanto successo nelle ultime 24 ha suscitato davvero tante polemiche, è la prima vera grana per il nuovo premier”. 

 

 

“Si poteva decidere di rinviare l’apertura degli impianti - ha sottolineato Mentana - che tra l’altro era già stata rinviata più volte in questa stagione sciistica, che è ormai finita, ma comunicarlo soltanto poche ore prima che tutto riaprisse provoca evidenti danni a chi ha dovuto predisporre tutto, cancellando le prenotazioni e anche licenziando il personale che era stato assunto appositamente”. 

 

 

È infatti la quarta volta che si prepara la riapertura e che puntualmente poi non avviene: il problema non è neanche che ormai la stagione sciistica è andata, morta e sepolta, ma è questa altalena, ci si prepara e poi all’ultimo salta puntualmente tutto. Ieri si batteva ancora la neve sulle piste da sci, erano stati venduti migliaia di biglietti ai clienti ed erano stati assunti i dipendenti stagionali: tutto svanito con una firma di Speranza, e ora serviranno ristori immediati. 

 

 

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