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Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi durissimo contro Roberto Speranza: "Il ministro dell'Umiliazione e del record di morti. Vero comunista"

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La febbre del lunedì sera, per uno scatena Vittorio Sgarbi, che mena fendenti un po' da tutte le parti e colpendo sempre lo stesso bersaglio: il governo di Mario Draghi che, no, non lo convince e al quale no, ha già fatto sapere che non accorderà la fiducia al voto in Parlamento. La prima fucilata del critico d'arte piove su Twitter, con un cinguettio tutto rivolto al Quirinale, a Sergio Mattarella. Un messaggio rivolto al Colle per picchiare durissimo contro Walter Ricciardi, "mister lockdown".

 

Già, perché come è arcinoto il consulente di Roberto Speranza sta invocando ad ogni ora e ad ogni latitudine un nuovo lockdown, proposta che ha suscitato un ovvio e giustificato vespaio di polemiche (al quale Ricciardi ha risposto paventando le dimissioni, come se una persona nel suo ruolo non dovesse ricevere critiche). E dunque, eccoci al tweet infuocato firmato Sgarbi: "Caro Presidente Mattarella, è forse meglio che prepari il decreto di scioglimento delle Camere. Il Paese non può essere governato da un Ricciardi qualsiasi". E fin qui, il critico, mantiene una qual certa pacatezza.

 

Ma poco dopo eccolo apparire nel salottino di Quarta Repubblica, il programma del lunedì sera di Rete 4 condotto da Nicola Porro, dove Sgarbi aggiusta di un poco il tiro e appoggia il suo metaforico mirino direttamente su Speranza, sul titolare del dicastero della Salute riconfermato da Mario Draghi (pare su "richiesta" proprio di Mattarella). E da Porro, il critico d'arte, spara ad alzo zero. Una frase, su tutte: "Speranza ha fatto tanto male che abbiamo avuto più morti, è il Ministro dell'umiliazione ed è un vero comunista". Bum. Vittorio Sgarbi ha davvero aperto il fuoco come solo lui sa fare. Con la sua puntuta ferocia.

 

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