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Romano Prodi a L'aria che tira, gli insulti a Luca Zaia: "Vaccino, il mercato parallelo è delinquenziale"

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Romano Prodi contro Luca Zaia. Succede a L'Aria Che Tira dove l'ex premier se la prende con il governatore del Veneto, reo di volersi accaparrare i vaccini mancanti autonomamente. D'altronde - aveva detto lo stesso Zaia - "la legge non lo vieta". Ma questo non basta a Prodi che, nel salotto di La7, si prodiga in un incensamento dell'Unione europea: "L'Ue - ha esordito ai microfoni di Myrta Merlino - ha centralizzato l'acquisto dei vaccini contro il Covid per evitare conflitti tra gli Stati". Immediata la reazione della conduttrice che ha ricordato come le dosi a noi destinate siano state dimezzate, calpestando l'accordo stipulato proprio con Bruxelles.

 

 

"Sia chiaro - è intervenuto il piddino -, a me piace un'Europa coesa ma non perdente. Siccome noi non abbiamo ancora le tecnologie interne per produrre, le dobbiamo prendere da chiunque le ha e cominciare la produzione di vaccini in tutti i Paesi che possono produrli". Guai però lasciare che le regioni, in mancanza di alternative, se la sbrighino da soli: "Se Zaia mi dicesse 'noi li fabbrichiamo', ma se li prende così - ha iniziato a scaldarsi -, cosa facciamo, la gara a rubare 4 vaccini? Il mercato parallelo è delinquenziale". Secondo Prodi ci deve essere "una gerarchia".

 

 

A mettere le cose in chiaro ci ha pensato il governatore veneto. Ospite a Mezz'ora in più Zaia ha precisato: "Noi non abbiamo cercato i mediatori, sono stati loro a contattare noi. Il mio direttore ha selezionato 20 venditori e hanno avanzato una proposta in totale di 27 milioni di dosi. Però attenzione, l’importazione di farmaci si fa solo in caso di necessità e deve essere autorizzata da Aifa. Stia tranquillo chi ipotizza mercato nero o brogli. Non conosco il contratto europeo, non lo conosce nessuno, ma è possibile che le Big Pharma abbiano intermediari in tutto il mondo". Un'uscita che zittisce Prodi e compagnia bella.

 

 

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