La passione per il pronosticare è nel DNA di Luciano C. e la sua pagina Sbancaofficial di Instagram, ogni giorno è una fucina di vincite per molti italiani.
Quando sono nate la passione per il gioco e l’intuizione di creare una pagina social?
“Qualche anno fa, mentre imperversava il Poker ed era già arrivato al suo massimo successo, vedete i programmi televisivi che gli sono stati dedicati. Ho iniziato a dare vita a una mia passione: condividere le mie previsioni calcistiche sui social.
Tutto è avvenuto in fretta, nel giro di pochi mesi ho raggiunto un seguito di followers alto e destinato sempre più ad aumentare. Soprattutto, sono stato invaso da messaggi su consigli in merito.
Ecco, poi, a Pasqua 2013, ho pubblicato una giocata da 5 euro, che generava un moltiplicatore pari a 1.140 volte la posta iniziale. In sostanza: ho fatto fare il vecchio 13 del totocalcio a metà Italia. Così è nato il mio personaggio”.
C’è un episodio che ricordi con piacere?
“Ho diversi aneddoti. In particolare, c’è quello di un fan che mi scriveva chiedendomi aiuto. Gli ho risposto che non regalavo soldi, ma potevo cedergli una schedina pagata da me. Quindi, mi sono recato ad Aversa, dove risiede, ho giocato lì e poi ho consegnato al ragazzo la puntata. In modo tale che in seguito, avrebbe potuto riscuotere egli stesso la posta. in caso di vittoria (le giocate si ritirano solo, dove sono state fatte).
Con somma gioia, dopo avergli consegnato la schedina in cambio ho ricevuto in regalo una buonissima pastiera.
Il bello arriva ora.
Rientrato a Roma, metà delle partite nel tratto da Aversa a Roma erano già state prese, a quel punto l’adrenalina di tutta la community iniziava a prendere il sopravvento. Con il pensiero eravamo tutti coinvolti e concentrati su questo ragazzo. Bene, 90 minuti dopo è stata una grande festa per tutti.
Il giorno successivo, sono tornato ad Aversa per riscuotere la vincita, l’avevo fatta sia per lui che per me. Naturalmente, tutta la vicenda è stata documentata attimo per attimo via social, di conseguenza sono stato accolto, con grande calore e ho scoperto che tutta la città aveva fatto la stessa giocata.
Una grande gioia e soddisfazione”.
Quali sono i parametri impiegati per le previsioni?
“C’è uno studio che parte di base su tutti i top dei campionati europei e delle relative coppe tramite un’analisi statistica, esperienza, intuito e la classica dose di fortuna che non deve mancare mai”.
La ludopatia è una malattia molto diffusa, cosa suggerisci a chi ti segue?
“Non mi stancherò mai di dirlo: bisogna giocare responsabilmente e sempre nei limiti delle proprie possibilità. A tal proposito, pre match, non mostro mai le somme delle mie giocate, ognuno deve farlo in base alle proprie disponibilità e responsabilità”.
Quale suggerimento puoi dare a chi vuole calcare le tue orme e diventare professionisti?
“Suggerisco in prima battuta di imparare a gestire il proprio bankroll, poi, a distibuire le emozioni e a saper accettare la sconfitta senza rincorrerla. Per esperienza posso dire che queste cose contano ancora di più dell’essere bravi, a formulare pronostici vincenti o, nell’avere fortuna. La fortuna conta, senza dubbio, ma per uno scommettitore professionista è importante, che di base ci sia uno studio approfondito. Questo porta a un rendimento costante nel tempo”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Da poco ho aperto la prima, e unica, tip agency e con lo staff stiamo lavorando su altri progetti, ma per il momento non possiamo ancora parlarne”.