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Vaccino, Myrta Merlino a L'Aria che tira sullo Sputnik: "Gigantesca partita geopolitica. Ma se funziona, prendiamolo subito"

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Il vaccino russo Sputnik fa ancora discutere: da una parte c'è chi lo vorrebbe prendere subito, dall'altra c'è chi frena. Ne ha parlato Myrta Merlino, che in apertura de L'Aria che tira su La7 ha spiegato: "La novità sono i milioni di vaccini che starebbero per arrivare. Addirittura scopriamo che forse possiamo pure produrli in Italia, come il vaccino russo Sputnik". La conduttrice si riferisce all'accordo stipulato dal Fondo russo che commercializza lo Sputnik (Rdif) e l’azienda svizzera Adienne Pharma & Biotech con sede a Caponago, a Monza, che dovrebbe produrre 10 milioni di dosi del vaccino russo partire da giugno. Tuttavia ci sono degli ostacoli.

 

 

 

"L'Europa frena il nostro governo e c'è chi dice che è solo un'operazione di politica internazionale dei russi, insomma un bluff - ha continuato la Merlino -. Ma c'è anche chi lo prenderebbe subito, e non i leghisti lombardi filorussi, ma i democratici laziali filo-Zingaretti". La padrona di casa della trasmissione di La7, allora, ha voluto sottolineare: "Capisco che sui vaccini si giochi una  gigantesca partita geopolitica, ormai è chiaro. Ma si gioca anche la partita delle nostre vite e del nostro futuro. Giochiamola con prudenza ma senza pregiudizi e lentezze burocratiche". E poi un suggerimento: "Se un vaccino c'è e funziona, prendiamolo rapidamente, se non c'è o non funziona, qualcuno lo dica con chiarezza e lo dica subito, così non se ne parla più".

 

 

 

Sulla possibilità di mettere l'Italia intera in lockdown per favorire la campagna vaccinale, invece, la giornalista è stata molto chiara: "Molti scienziati, molti medici pensano che bisognerebbe chiudere tutto almeno per un  po' per azzerare i contagi e vaccinare tutti il prima possibile. Chiudere tutto però non si può più perché gli italiani sono veramente esausti e un nuovo lockdown sarebbe la mazzata finale per questo Paese".

 

 

 

 

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