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Giuseppe Conte, Osho a sorpresa: "Che voto gli do in pagella". Dopo un anno, la spiazzante verità (anche su Rocco Casalino)

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Per un anno Giuseppe Conte e Rocco Casalino sono stati il bersaglio prediletto di Federico Palmaroli in arte Osho, il vignettista satirico del Tempo, famosissimo sui social per i suoi "meme" in romanesco sui politici italiani e stranieri. "Ma i miei sono fotoromanzi, come quelli di Grand Hôtel. Sintetici: una sola scena", sottolinea lui, intervistato dal Corriere della Sera. Tra i suoi sketch più riusciti, un Conte in mascherina che riceve Silvia Romano appena liberata dalla prigione jihadista ("Sei riuscita a vedelle le mie dirette?"), oppure l'ex premier davanti al numero 10 di Downing Street dopo la Brexit, con il portone chiuso ("Me sa che so usciti"). Spesso, è stato il Movimento 5 Stelle a fornirgli materiale per la sua satira (come un Vito Crimi al computer, appena rimpiazzato Di Maio, che chiede alla segretaria: "Che per caso te ricordi che programma usava Luigi pe eliminà la povertà?").

 

 

 

 

Eppure, Palmaroli/Osho, che non nasconde le sue simpatie politiche per Giorgio Almirante e la destra sociale, non è così feroce con l'Avvocato: "Si sentiva un pochettino un semidio - ammette -, un uomo solo al comando, incoronato dalla pandemia". Ma in pagella meriterebbe "sei e mezzo. Ha commesso tanti errori. Ma non so chi avrebbe fatto meglio". Clamoroso.

 

 

 

A deludere Palmaroli sarebbe però un suo ritorno in politica come leader del centrosinistra: "Se dovesse accadere, mi calerebbe parecchio. Alla caduta del governo gialloverde disse che la sua esperienza in politica sarebbe finita lì. Invece ha fatto il Conte 2 ed era pronto al Conte 3, 4, 5... Anche 15. Una volta che lo tocchi con le tue manine, il potere fatichi a mollarlo". Se tornerà, sarà in tandem con il suo portavoce Casalino: "Penso proprio di sì. Sono una coppia indissolubile, come Ric e Gian". Peccato che gli italiani con loro abbiano riso solo leggendo le vignette di Osho.

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