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Andrea Purgatori, attacco ad AstraZeneca a Tagadà: "Accolita di mascalzoni, denunciatemi pure"

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Andrea Purgatori si è collegato con Tiziana Panella durante la diretta di Tagadà e non le ha mandate a dire sull’ultimo caso che ha riguardato AstraZeneca. Qualcuno lo ha definito il vaccino “sfigato”, qualcun altro addirittura “perseguitato” dopo che la commissione europea ha chiesto al presidente del Consiglio Mario Draghi di verificare alcuni lotti presenti nello stabilimento di Anagni, dove sarebbero conservate 29 milioni di dosi. “AstraZeneca è una accolita di mascalzoni, mi denunciassero pure e poi vediamo che succede”, ha dichiarato Purgatori. 

 

 

Il riferimento è all’ispezione dei Nas che si è svolta tra sabato 20 marzo e domenica 21: il premier ha girato la richiesta proveniente dall’Europa al ministro Roberto Speranza, che ha inviato nello stabilimento di Anagni un’ispezione dalla quale è risultato che i lotti sono destinati al Belgio. Ma Purgatori non ha puntato il dito solo contro AstraZeneca, nel suo intervento a Tagadà se l’è presa anche con la Lombardia e con le Regioni in generale per come stanno gestendo l’epidemia di coronavirus e la campagna di vaccinazione. 

 

 

“In Lombardia non ho ancora sentito una persona che si sia scusata per quello che sta succedendo”: la Panella ha colto al volo l’occasione per far notare che invece in Germania qualcuno si è scusato. È stata direttamente Angela Merkel, che ha fatto marcia indietro sul lockdown di Pasqua: “Errore soltanto mio, chiedo scusa ai cittadini”. “I vertici lombardi dovrebbero andare a scuola dalla Merkel dopo i casini che hanno combinato”, ha commentato Purgatori che poi se l’è presa anche con le altre Regioni: “Vorrei sottolineare che da un anno noi non riusciamo a capire bene come le Regioni stanno cercando di attrezzarsi al meglio rispetto alle carenze sanitarie delle strutture ospedaliere”. 

 

 

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