Guido Bertolaso aveva capito fin dall'inizio che l'Italia sarebbe stata travolta da una seconda ondata di coronavirus lo scorso ottobre. Ne ha parlato lui stesso a Stasera Italia, ospite di Barbara Palombelli su Rete 4. Alla domanda della conduttrice su un eventuale scambio di idee con il governo Conte sulle sue previsioni nere, l'ex capo della Protezione civile ha spiegato: "Io sono un semplice pensionato, un cittadino qualsiasi del nostro Paese, oltre a dirlo a lei e a pochi altri giornalisti che in quel periodo volevano cercare di capire meglio la situazione, non è che io avessi canali privilegiati. Lo dissi ad alcuni ministri di quel governo che conoscevo un po’ meglio e ai quali sollecitavo una serie di interventi che poi purtroppo non sono stati attuati".
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Il processo alla Lombardia continua. La regione guidata da Attilio Fontana è al centro delle polemiche per la ges...Bertolaso, insomma, provò a farsi sentire, ma rimase inascoltato. "A un certo punto, con grande amarezza, ho aspettato di vedere quello che poi è accaduto dallo scorso mese di ottobre", ha continuato, riferendosi al boom di morti e contagi da Covid degli ultimi mesi. Il consulente della Lombardia ha parlato anche delle sue due creature, l'ospedale di Civitanova e quello in Fiera a Milano, entrambi molto criticati in un primo momento perché considerati inutili. Il fatto che oggi le due strutture ospitino decine di pazienti, comunque, non rappresenta una rivincita per l'ex capo della protezione Civile. Anzi.
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Un vero colpaccio per Silvio Berlusconi che "scippa" a Matteo Renzi un consigliere regionale. Si tratta di Enr..."All’ospedale di Civitanova oggi ci sono 75 posti letto occupati su 84, per non parlare dell’ospedale in Fiera in Milano dove è stato registrato il paziente numero 404 da quando è stato aperto l’ospedale. Oggi ci sono 72 pazienti in rianimazione provenienti da tutta la Lombardia. Non sono numeri che mi danno soddisfazione, mi addolora molto tutto questo", ha spiegato Bertolaso, dimostrando così superiorità rispetto a tutti coloro che lo avevano sbeffeggiato. "Forse se lo scorso novembre si fosse fatto un lockdown duro e rigido, come io e pochi altri chiedevamo, probabilmente non ci saremmo trovati nella condizione di dover stare tutti chiusi in casa a Natale, di non poter godere delle nostre meravigliose montagne durante l’inverno e ancora adesso di essere in questa fase di incertezza", ha detto infine Bertolaso.