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Massimo Giletti, addio a La7? Terremoto in tv, "vogliamo un format di successo": ecco chi se lo prende

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Per Massimo Giletti potrebbero riaprirsi le porte della Rai. La puntata di Non è l’arena di domenica 25 aprile ha messo nuovamente il conduttore di La7 sotto i riflettori. Merito degli ascolti. Con il caso di Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo accusato di stupro, il talk ha monopolizzato la seconda serata facendo raggiungere picchi del 15 per cento di share, risultando così il programma più visto di quella fascia e una media del 10,8 per cento di share e un milione e quattrocentomila telespettatori. Numeri che non sono passati inosservati agli occhi attenti di Viale Mazzini, a maggior ragione se si considera che il programma ha al suo interno oltre trenta minuti di pubblicità. E così secondo Tv Blog sarebbero "insistenti" le voci che vedrebbero Giletti a un passo dal ritorno in Rai. Nello specifico sarebbe Rai 2 pronta ad accoglierlo. Vista la difficoltà della seconda rete della televisione pubblica nel trovare una trasmissione di successo, Giletti potrebbe essere il conduttore perfetto. 

 

 

MaTv Blog scende anche nel dettaglio individuando il "giovedì sera" lo spazio destinato al conduttore di La7. Un ritorno alle origini, dunque. Giletti ha infatti debuttato in televisione proprio su Rai 2 nel Mixer di Giovanni Minoli (che potrebbe diventare Presidente della nuova Rai). Ha portato bene, si diceva anche prima, al conduttore la scorsa puntata di Non è l'Arena. Per l'occasione il conduttore ha avuto in studio politici, opinionisti e chi più ne ha più ne metta. Anche se sono state le testimonianze esclusive sul caso Grillo ad attirare parecchia attenzione.

 

 

Giletti ha mandato in onda la testimonianza dell'amica del figlio del garante del Movimento 5 Stelle e di uno degli accusati. Quest'ultimo ai microfoni di La7 ha ammesso il sesso di gruppo: "Si esatto. Si è pentita perché ci sono anche i messaggi suoi dove dice ‘Ho sbagliato un’altra volta’ ‘ho fatto un’altra ca***a’. Poi non l’abbiamo più vista, ma non perché… Non è che poi, il giorno dopo… Cioè… Lei ha fatto le sue cose, infatti. Ma perché il giorno dopo… Dopo che una cosa che lei ha gestito in tal modo. Non penso sia così semplice andare in spiaggia, andare a fare kite, andare a fare un’altra serata in discoteca". 

 

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