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L'aria che tira, tra Ignazio La Russa e David Parenzo volano insulti: "Peggio di un cretino", "Solo tuo zio"

Parenzo e La Russa

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Scontro tra Ignazio La Russa e David Parenzo da Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, nella puntata del 31 maggio: "È nervoso di natura, attento!", attacca il senatore di Fratelli d'Italia. "Forza Inter, amala, almeno su questo la pensiamo allo stesso modo", ribatte il giornalista.  "L'unica cosa che ci accomuna è l'Inter, tuo zio è amico mio", continua Parenzo, quindi interviene la Merlino: "E so che a entrambi piacciono le belle donne". Poi il giornalista attacca: "Far passare chi si è allarmato come un cretino mi sembra ingeneroso anche rispetto a quello che ha passato l'Italia". "Non è cretino, è peggio", insiste La Russa. "Adesso abbiamo una campagna vaccinale che corre e riusciamo a contenere il virus", lo interrompe Parezo. "Adesso non fare il ganassa".

 

 

Poco prima in studio si era parlato di coronavirus con Alberto Zangrillo e La Russa aveva detto: "Mi stavo appisolando ma non con Zangrillo, avrei voluto parlare di un altro tema".  Quindi spiega: "Sarei stato più contento di intervenire quando si è parlato di giustizia però siamo qui e sono grato di essere stato invitato. Sono venuto esclusivamente per ricordare che quindici giorni fa parlai dei festeggiamenti dell'Inter e i giornali dicevano che saremmo morti tutti, non c'era alcuna evidenza scientifica". Insomma, i virologi catastrofisti si erano sbagliati. 

 

 

Virologi che erano stati attaccati dalla Merlino proprio da Zangrillo che aveva definito "frati indovini": "Io non sono né di destra né di sinistra, sono un medico che cerca di dare risposte. Facciamo i seri, è semplicemente essere persone serie o poco serie". Il primario di Terapia Intensiva dell'ospedale San Raffaele di Milano aveva anche detto: "Vengo da lei perché la considero meno animosa nei miei confronti, in altri trasmissioni come da Lilli Gruber avrei contro il plotone di esecuzione". E ancora attacca: "Basta, ci sono persone che hanno il senso di responsabilità del loro difficilissimo lavoro e persone che vanno a dissertare del più e del meno". 

 

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