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Paolo Becchi, come si fa a schiantare Giuseppe Conte: "Ora si parte", ma per andare dove?

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Conte continua a dire “ora si parte”, ma se continua così partirà sì, ma per le vacanze. I “dati” intanto per un po’ se li può ancora sognare. Così Paolo Becchi prende in giro l'ex premier Conte e il suo annuncio di guidare il Movimento Cinque Stelle. Un annuncio che dura da tempo ma che ancora non è suffragato dai fatti, spiega il politologo.

 

 

 

Dal primo aprile, dalla solenne assemblea con i gruppi parlamentari in cui aveva presentato il suo famoso progetto di rifondazione che Conte annuncia la partenza del suo neo-movimento, ma non parte mai, rincara la dose Becchi. "Dopo la pausa pasquale avvierò una serie di incontri per raccogliere i vostri suggerimenti", aveva detto Conte. Ma gli annunci sull’imminente partenza del «neo-movimento» contiano erano cominciati molto prima della riunione con i gruppi parlamentari.

 

 

 

 

L'incontro con Beppe Grillo era del 28 febbraio e quell’assemblea su zoom, tanto rilanciata sui social network, doveva essere il punto di arrivo. Sono passati due mesi fa. Mentre la decisione del Garante, sulla piattaforma Rousseau, è del primo giugno. Esattamente come il tweet di Conte, che merita di essere riportato integralmente: "Il provvedimento del Garante della privacy fa chiarezza e spazza via qualsiasi pretesto, confermando le ragioni del Movimento. Ora si parte, si guarda avanti. Sarà la nostra comunità a indicare la rotta. Non c’è un minuto da perdere, ci sono tanti cittadini a cui ridare voce". Ma Becchi non è convinto e prende in giro l'ex premier.

 

 

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