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Mario Draghi indigesto a Marco Travaglio: "Leccato e ossequiato. Fa pipì in testa ai partiti"

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Marco Travaglio viene definito da più parti la “vedova” di Giuseppe Conte. Il direttore del Fatto Quotidiano è fermamente convinto che Mario Draghi e il commissario Figliuolo non stiano facendo realmente meglio dell’ex presidente del consiglio e del suo fido Arcuri, con quest’ultimi che pagherebbero il fatto di non aver goduto di buona stampa come invece accade al nuovo inquilino di Palazzo Chigi. “L’informazione si è trasformata in comunicazione, il governo non avrebbe neanche bisogno degli uffici stampa, tanto provvedono i grandi giornali a santificare Draghi”, ha sostenuto Travaglio a Tagadà. 

 

 

“Mi aspetto che il 21 giugno dicano che l’inizio dell’estate sia merito di questo governo, così come lo era per le riaperture, come se fossero un fenomeno soltanto italiano e non mondiale”, ha aggiunto il direttore del Fatto Quotidiano. Il quale ha confermato di avere il dente avvelenato per la caduta di Conte: “C’è un presidente del Consiglio con una piccola cerchia di 4-5 tecnici che decidono tutto facendo la pipì in testa ai partiti. Bisogna vedere fino a quando i partiti accetteranno questo ruolo ancillare e decorativo, visto che i voti in Parlamento li hanno loro, con tutto il rispetto per i ‘migliori’”. 

 

 

Infine Travaglio ha definito sarcasticamente “invidiabile” la situazione di Draghi: “Questo governo gode di buona stampa, non ha opposizione in Parlamento, non ha nemmeno una verifica minima di quello che fa, per cui diciamo che si trova in una situazione invidiabile. Nessun governo al mondo viene così leccato dalla stampa e così ossequiato dai partiti”. 

 

 

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