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Otto e Mezzo, Michela Murgia ossessionata dal rischio-dittatura? Alessandro Sallusti la zittisce con... AstraZeneca

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A Otto e Mezzo di Lilli Gruber, nella puntata in onda su La7 mercoledì 16 giugno, si parla della possibile proroga dello stato d'emergenza, che il governo sarebbe pronto a varare, pur nella contrarietà di Matteo Salvini. Tra gli ospiti della trasmissione il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, e la scrittrice rossa Michela Murgia.

 

Sallusti spiega perché, in precedenza, criticava Giuseppe Conte per lo stato d'emergenza, affermando poi di essere favorevole alla proroga: "Criticavo Conte perché usava male lo stato d'emergenza: ricordiamo il decreto aprile uscito ad agosto, i banchi a rotelle. Aveva pieni poteri e li usava male - sottolinea il direttore -. Io sono convinto che in emergenza ci vuole uno stato d'emergenza. Ora la macchina sta dando sintomi di miglioramento, dunque perché limitarla? Lo stato d'emergenza serve sia a chiudere sia ad allargarle le maglie. Secondo me sbaglia Salvini ad essere contrario: agli italiani interessa che le cose funzionino, è una polemica elettorale", rimarca.

 

Su posizioni differenti la Murgia: "Io citerei Sabino Cassese, che ha sempre avuto una posizione molto critica. E proprio oggi ha detto che non si vede la ragione di simile proroga poiché andiamo verso la normalizzazione. Ci si abitua molto facilmente ai poteri speciali. Se si ripresenta l'emergenza ci vuole nulla a premere quell'interruttore". Insomma, come al solito la Murgia paventa un fantomatico rischio democratico. E Sallusti ribatte: "Vogliamo vedere il Parlamento discutere se AstraZeneca va dato a chi ha meno o più di 30 anni? Si apre un dibattito di quattro mesi su un qualcosa di cui non sanno nulla". Parole, quelle del direttore, che Massimo Galli, ospite in collegamento sembra condividere.

 

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