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Otto e Mezzo, Massimo Galli inquietante sul cocktail di vaccini: "Ecco cosa sappiamo", c'è da sudare freddo

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Ora, nel bel mezzo del caos-vaccino, tiene banco il tema della vaccinazione eterologa, ossia detta in parole povere del cocktail di vaccini. Tema che tiene banco anche a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7, laddove a dirci la sua c'è l'onnipresente Massimo Galli. Al mix di vaccini è stato dato l'ok dopo la morte di Camilla Canepa e lo stop ad AstraZeneca per gli under-60. Ovvio che il suddetto mix generi dubbi tra gli italiani: è sicuro? Cosa ne sappiamo? E, purtroppo, anche a sentire Massimo Galli sembra chiaro che sulla cosiddetta vaccinazione eterologa non sappiamo praticamente nulla.

 

Il direttore malattie infettive del Sacco di Milano premette che, a suo giudizio, "la libertà di scelta da un punto di vista organizzativo è oggettivamente difficile da realizzare". Insomma, impossibile lasciare alle persone la libertà di scegliere se fare anche il richiamo con AstraZeneca oppure no. 

Massimo Galli, dunque, lancia una sua proposta, anch'essa che pare però di difficile realizzazione: "Se fosse possibile, magari gratuitamente e a carico dello stato, farsi un test che misura gli anticorpi, visto che AstraZeneca era stato progettato all'inizio per una dose sola, e visto che se hai una buona risposta sei ragionevolmente protetto per un periodo di 90 giorni e oltre. Potrebbe essere opportuno per molti rimandare il problema a settembre, quando avremo le idee più chiare", rimarca.  

 

Quindi, eccoci arrivare al cocktail di vaccini: "Per altro non sono contrario, pur dovendo ammettere che i dati di cui disponiamo sono di tipo più che altro osservazionale, non sono contrario alla vaccinazione eterologa. Addirittura l'impressione è che in termini di efficacia possano funzionare di più", conclude Massimo Galli. Insomma, "ammette" che i dati di cui disponiamo sono di tipo "osservazionale" e infine parla di "impressione" riferendosi all'efficacia del metodo, per altro dice queste parole alzando le mani. E insomma, se voleva rassicurare, forse non ci è riuscito più di tanto...

 

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