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Marco Travaglio, altri insulti a Beppe Grillo: prima gli dà del "cog***", poi lo manda "affan***" in prima pagina. Fuori controllo

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Ormai per Il Fatto Quotidiano il nemico pubblico numero uno è Beppe Grillo. Clamoroso, ma vero. Marco Travaglio infatti da tre giorni cannoneggia con ferocia contro il comico, "reo" di avergli sabotato il piano che prevedeva Giuseppe Conte leader del M5s. Dopo l'affondo di Grillo, la parabola dell'avvocato-leader pentastellato sembra compromessa. Domani, lunedì 28 giugno, l'ex premier parlerà e farà sapere le sue intenzioni. Nel frattempo fervono i tentativi di mediazione da parte di alcuni big M5s.

 

E così Travaglio scatena il suo quotidiano contro il comico. Da tre giorni i suoi editoriali sono delle bombe contro il garante del M5s. Il concetto reiterato di giorno in giorno? "È un cogl***". Il tutto per quanto detto da Grillo, "sono un garante non sono un cog***". Per Travaglio invece è tutto il contrario. E così via con gli insulti, il metodo classico di Marco Manetta. Prima Silvio Berlusconi, poi Matteo Renzi, dunque Matteo Salvini. Ora, sorpresa, proprio Beppe Grillo.

 

E oltre ai fondi del direttore, le vignette. Tutte contro il comico. E non fa eccezione quella firmata da Mannelli sul quotidiano di oggi, domenica 27 giugno. Ecco un Beppe Grillo un poco smostrto, gli occhi rivolti al cielo. Titolo della vignetta? "Dialogo tra l'Elevato e il garante", ovvero tra Beppe Grillo e se stesso. E in cosa consiste il dialogo? Presto detto: "Vaffa***", "Vaffa*** te", si rispondono garante ed elevato. Insomma, dopo il "cog***" ecco un bel "vaff***" in prima pagina.

Clicca qui per vedere la vignetta di Mannelli

 

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