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Zita Dazzi, lo sfogo della giornalista: "Mio figlio imprigionato in ospedale per colpa vostra", lezione ai no-vax

Zita Dazzi  

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C'è chi finisce in ospedale e chi invece va in piazza a manifestare contro i vaccini. Zita Dazzi, giornalista di Repubblica, con un post pubblicato sul suo profilo Twitter, per raccontare il dramma che sta vivendo, inchioda i vari no vax e no green pass alla responsabilità di quanto sta accadendo. "Volevo dire ai simpatici manifestanti #novax che è merito loro se circola ancora così bene #COVID19", scrive, "e chi sta in ospedale, in particolare i ragazzini tipo il mio, sono imprigionati in reparto, senza poter ricevere visite nemmeno col #greenpass". Quindi attacca: "Grazie amici, avanti cosi".

 

 

Poi in risposta a uno dei tanti commenti arrivati, prosegue: "Io sono imprigionata in stanza con lui da due settimane con #greenpass e tampone ogni 7 giorni. Visite nemmeno dei fratelli vaccinati". E non perché ha il Covid: "Mio figlio è vaccinato con due dosi da un mese e mezzo. La patologia è un'altra, le visite sono vietate perché la gente da fuori può innescare un focolaio in #ospedale". 

 

 

Un tweet quello di Zita Dazzi che ha scatenato i commenti: "Io non ho più la forza di discutere con i #novax perché sono fermi nelle loro convinzioni 'il vaccino non serve, siamo messi peggio dell'anno scorso', 'le terapie intensive sono piene di vaccinati', 'e allora Israele' e via così. La loro è una fede incrollabile...". "In bocca al lupo per il tuo figlio e per te", si legge ancora, "per i #novax, se neanche può servire l'evidenza, a questo punto... Boh". 

 

 

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