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Variante Mu, Fabrizio Pregliasco: "Se diventasse prevalente, il vaccino andrebbe aggiornato". Le conseguenze

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La nuova variante Mu preoccupa gli esperti perché è in grado di bucare i vaccini anti Covid. Per fortuna, però, sembra avere al momento una capacità di diffusione inferiore rispetto alla variante Delta, molto più contagiosa, che dovrebbe restare dominante a livello globale. Mu è l'ultima mutazione del coronavirus censita dall'Organizzazione mondiale della sanità, che a fine agosto l'ha inserita nell'elenco delle cosiddette "varianti di interesse", cioè quelle da monitorare con attenzione. Se in qualche modo dovesse cominciare a diffondersi più rapidamente allora sarebbe un grosso problema. 

 

 

"E' vero che sembra più portata a sfuggire alla riposta immunitaria del vaccino, ma, per quanto perversa, non ce la farà in nessun modo a battere la variante Delta quanto a capacità di diffusione", spiega l'infettivologo Massimo Galli a La Stampa. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e professore dell'Università degli Studi di Milano, dobbiamo augurarci che Mu non prevalga, perché in quel caso "bisognerebbe aggiornare i vaccini e ci vorrebbero almeno due mesi", avverte.

 

"Evitiamo il terrorismo delle varianti, per favore. La Mu crescerà come numeri ma la Delta, a cui assomiglia, è molto ingombrante e penso che non si farà da parte tanto facilmente", osserva invece Matteo Bassetti sentito da Libero. "In ogni caso, servono studi più accurati per comprenderla esattamente», sottolinea Bassetti.  Poi è chiaro: più gente si vaccina più il virus smette di circolare". 

 

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