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Otto e Mezzo, retroscena-Paolo Mieli: "Scacco matto?", il gioco sporco di Enrico Letta contro Salvini

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Paolo Mieli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, analizza la situazione interna alla Lega e mette a confronto il suo leader con quello del Pd: "Matteo Salvini è a metà del tragitto, dovessero andar male le elezioni vedremo...", esordisce il giornalista. "In questi ultimi due mesi c'è un uomo che sa fare politica che è Enrico Letta che gli sta facendo scacco matto". Il segretario del partito democratico, osserva Mieli, "ha buttato tutte le iniziative del Pd: Ddl Zan, voto ai sedicenni e ius soli e si è appiattito sul governo. Invece Salvini incredibilmente è andato a ficcare le gambe in questioni che riguardano il governo, ha chiesto le dimissioni della ministra Luciana Lamorgese ed è stato sconfitto". Da sottolineare però che quando i dem "hanno chiesto le dimissioni di Durigon le hanno ottenute".

 

 

Insomma, conclude Mieli: "Bisogna fare battaglie che si possono vincere invece mi sembra che Salvini faccia battaglie in cui si perde e addirittura quella sul green pass è folle", Quindi la Gruber affonda: "Ne hai fatto un ritratto impietoso". 

Di più. Secondo il giornalista, in caso di sconfitta del centrodestra, sarebbe il leader del Carroccio a pagare il prezzo più alto. "Se perdono dappertutto, Giorgia Meloni misurerà quanto è avanzato il suo partito ed eventualmente quanto il suo partito ha scavalcato la Lega. Salvini invece sarà costretto a misurare quanto è stato sorpassato dalla Meloni".

 

 

Lo storico, poi, ha espresso anche una propria perplessità sul numero uno della Lega: "Io ancora non riesco a capire quale sia stata la convenienza di Salvini a rimanere da quella parte del fiume". Un chiaro riferimento ai gruppi no vax e no green pass.

 

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