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Rita Dalla Chiesa smaschera sinistra e D'Alema: "Una domanda scema...", che vergogna prima del ballottaggio

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Il silenzio elettorale, è cosa nota, è una barzelletta. E la vigilia dei ballottaggi lo dimostra, senza fare eccezione. E non tanto per il corteo a Roma contro il "fascismo" e in solidarietà alla Cgil dopo l'assalto dello scorso sabato, manifestazione con chiara matrice politica (alla vigilia del ballottaggio). Il punto è che anche i leader politici parlano, eccome. Da tutti gli schieramenti, senza eccezione esclusa.

 

Per esempio, oggi, è riapparso addirittura Massimo D'Alema, presenta al raduno di Roma. Per l'occasione, interpellato dai giornalisti, ci ha tenuto a far sapere che per chi era assente, ovvero il centrodestra, "si tratta di un'occasione persa". Ma non è tutto. Baffino si è prestato a considerazioni ancor più politiche: "Devo dire che mi preoccupa il fatto che la destra faccia fatica a pronuncia parole come antifascismo e resistenza. Non ho spiegazioni ma sicuramente è un atteggiamento preoccupante", ha affermato Baffino. Ovviamente in barba al silenzio elettorale.

 

Ma qualcuno ha qualcosa da eccepire. In questo caso, quel qualcuno, è Rita Dalla Chiesa, che dice la sua sui social, dove è sempre attivissima, presente e puntuale. Un tweet senza riferimenti a D'Alema, sia chiaro, ma dove un riferimento a Baffino, così come alla manifestazione capitolina, è sin troppo semplice da cogliere. "Una domanda scema scema - premette nel cinguettio -. Ma oggi non doveva esserci il silenzio elettorale? Che si fa, in questi casi, si invalidano i ballottaggi?", conclude con provocazione la Dalla Chiesa. E il messaggio arriva, forte e chiaro.

 

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