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Bruno Vespa e la corsa al Quirinale: "Senza centrodestra non si elegge nessuno. Ma...". Il dubbio su Meloni, Salvini e Cav

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Inutile fare ora previsioni su chi sarà il successore di Sergio Mattarella, quello che merita di essere sottolineato - secondo Bruno Vespa - è che per la prima volta dalla fine della prima Repubblica non si potrà eleggere un presidente senza il centrodestra. Ma ce la faranno a restare uniti sul Quirinale? Dopo il "forte incidente parlamentare degli avversari", ovvero la bocciatura del ddl Zan, scrive il direttore di Porta a porta nel suo editoriale su il Giorno, al centrodestra è tornato "il buonumore perso con le elezioni comunali di due settimane fa".  

 

 

E gli effetti si sono visti subito: Matteo Salvini "ha rinnovato a Berlusconi l'investitura quirinalizia, ma quel che conta è un giuramento unitario di blindatura fino a fine gennaio", prosegue Bruno Vespa. "Voci di palazzo dicono che Renzi vorrebbe portare al Quirinale Casini con l'aiuto del centrodestra e - alla fine - anche del centrosinistra. Voci credibili", precisa il giornalista, ma anche "in questo momento prive di senso, come qualunque altra ipotesi compresa la più credibile: la promozione di Draghi".

 

 

Ma appunto, conclude Vespa, l'unica certezza è "che per la prima volta da quando esiste la Seconda Repubblica, senza il centrodestra non si elegge nessuno". Ora la palla passa a Berlusconi, Salvini e Meloni, se "sapranno davvero tenere una linea comune in un Parlamento che per metà è pronto a tutto pur di non andare alle elezioni anticipate".

 

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