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Travaglio: "Berlusconi vecchio putt***, no al Colle". Firma la petizione di Libero: "No a chi vuole rubarci il Quirinale"

Marco Travaglio

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Marco Travaglio è furibondo, Nemmeno il suo amato Giuseppe Conte ha preso una netta posizione contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, suo nemico numero uno che non smette mai di insultare, nemmeno nel suo ultimo editoriale su Il Fatto quotidiano: "Ma che ci vuole a dire che un vecchio putt***ere pregiudicato e finanziatore della mafia non può fare il capo dello Stato neppure in Italia?", scrive nella chiusa. Insulti che ormai reitera quasi quotidianamente.

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Tanto è l'odio verso il Cavaliere che il Fatto quotidiano ha lanciato una petizione: "Berlusconi al Quirinale? No grazie". "La valanga di firme che ha subito accolto la nostra petizione contro l'incubo di B. capo dello Stato", commenta Travaglio, "è indice di una repulsione tanto ampia quanto trasversale: abbiamo la presunzione (speriamo non l'illusione) che la stragrande maggioranza degli italiani, a parte gli irriducibili elettori di Forza Italia, presi a tu per tu ritengano vergognosa, o almeno ridicola, la sola ipotesi che uno così possa ascendere al Quirinale". Eppure - e qui il direttore del Fatto si indigna - "nessun leader dei maggiori partiti ha il coraggio di dirlo fuori dai denti".

 

 

E che, continua Travaglio, "non lo dicano Salvini e Meloni, anche se probabilmente lo pensano, è ovvio" ma che "non lo dicano Conte, Letta & C. è invece stupefacente". Essi, conclude il direttore del Fatto, "si limitano a precisare che B. non è il loro candidato: e ci mancherebbe pure. Ma, quando spiegano il perché, balbettano frasi politichesi che lasciano basiti milioni di loro elettori, abituati da 27 anni a considerare il Caimano la peggior sciagura che si sia abbattuta sulla nostra povera Repubblica". Probabilmente è troppo difficile per Travaglio accettare il fatto che non tutti la pensino come lui. Che "B." sia il male assoluto.

 

 

Tant'è. Mentre Travaglio continua la sua guerra contro il Cavaliere, Libero ha lanciato una petizione "contro chi vuole rubarci il Quirinale, contro chi pensa che Salvini, Meloni e Berlusconi non abbiano la stessa dignità politica dei loro rivali, contro chi getta veleni e menzogne nella campagna quirinalizia". Insomma, "no a chi vuole rubarci il Quirinale": il centrodestra ha il diritto di stare in corsa con chi gli pare, Berlusconi o qualsiasi altro nome.

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