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Greta Beccaglia? Non proprio. Tg1, denuncia-choc di Barbara Carfagna: "Il direttore che sbatteva le donne al muro"

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"La solidarietà andrebbe più al passato che alle future generazioni". Con un tweet Barbara Carfagna, conduttrice e inviata del Tg1, mette a tacere la polemica che in queste ore vede protagonista Greta Beccaglia. L'inviata di Toscana TV  stava commentando la partita Empoli-Fiorentina, quando un tifoso le ha dato una pacca sul sedere. L'uomo è stato presto riconosciuto e contro di lui si è scatenato il putiferio. Eppure per la Carfagna non c'è da sorprendersi, ma "quella di oggi mi sembra una situazione più semplice e una battaglia che si vincerà anche grazie al consenso sociale". In effetti oramai un gesto simile fa parecchio discutere e tiene banco per settimane intere. Proprio come non accadeva anni fa. La stessa giornalista racconta gli abusi subiti, senza che nessuno facesse nulla. "Ci siamo difese da direttori che ci sbattevano al muro, in uffici chiusi", ricorda lasciando pensare che i tempi sono cambiati. 

 

 

Molti però continuano a definire Andrea Serrani, l'uomo della pacca sul lato B della Beccaglia, "un molestatore". La sua vita - ha detto amareggiato - è stata stravolta. "Era solo un gesto goliardico. Non ho mai fatto male a nessuno, vivo amando mia figlia, curando i tanti rapporti di amicizia che ho a Chiaravalle e altrove, ho un locale avviato che ho aperto con tanti sacrifici. Quello che mi fa davvero temere sono le conseguenze che potrei subire riguardo a mia figlia".

 

 

Il suo sembra incubo che sembra senza fine. "Non sono il mostro di tutta Italia". Serrani, dopo quanto accaduto, è stato costretto a trovarsi un alloggio segreto per sfuggire alla morsa di giornalisti e opinione pubblica. Intanto anche la Beccaglia ha detto la sua dicendo di essere stata nella sfortuna fortunata perché la telecamera era accesa e abbiamo avuto la possibilità di testimoniare, ma "tante ragazze subiscono dei gesti simili e purtroppo non possono fare niente". 

 

 

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