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CartaBianca, Mauro Corona sconvolgente: "A Natale da piccolo mi regalavano la cenere. Poi ho scoperto che..."

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Un commovente Mauro Corona svela in diretta a CartaBianca i dettagli più intimi e dolorosi della sua difficile infanzia. In collegamento con Bianca Berlinguer a Rai3, lo scrittore montanaro dopo aver mostrato alla telecamera le sue ultime opere da scultore in legno (dopo "L'Albero di Natale", ecco "Le finestre sul bosco") parte alla critica per una pubblicità che sta facendo il giro del web, quella dell’agenzia immobiliare extra lusso che sui cartelli in strada saluta chi non si può permettere le sue proposte con un sarcastico "ciao povery". "È un insulto a chi non ha da mangiare - incalza Corona -. Ormai nella pubblicità c’è un’anarchia per cui tutto va bene purché attragga l’attenzione".

 

 

 

 



E qui l'opinionista entra nel personale: "Quando ero piccolo, a Natale mi davano solo cenere dicendo che ero stato cattivo. Solo anni dopo ho capito che in realtà lo facevano perché non c’erano soldi per farci i regali. Andavo anche a chiedere l’elemosina con mia nonna. Lì ho preso tanto coraggio". E una buona dose di ironia, come dimostra rivelando cosa gli scrivono gli ammiratori in privato: "Mi arrivano mail di persone che hanno perso il lavoro, di chi ha figli disabili. Una signora di 83 anni mi ha scritto che ha una pensione inferiore ai 500 euro e non riesce a vivere - poi, meno serio -. Chi mi scrive che sono bello? O non vedono o mentono!". 

 

 

 



Spazio anche per l'attualità politica. Impossibile non chiedergli una parola sul tema del giorno, il "patriottismo" evocato domenica ad Atreju da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, per il prossimo presidente della Repubblica: "Per me la parola patriota ha un significato importante - sottolinea Corona -, penso ai caduti… a quelli che sono morti o sono imprigionati e torturati per la patria. Sul Monte Piana sono morti tanti giovani, il più vecchio aveva 24 anni. Per me questi sono i patrioti."

 

 

 




 

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