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CartaBianca, Matteo Bassetti e la canzoncina per cui è stato massacrato? "Ascoltate il testo...": si difende così, che imbarazzo

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Scoppia la polemica sui virologi canterini. Già, perché Matteo Bassetti, Andrea Crisanti e Fabrizio Pregliasco si sono prestati a una peculiare esibizione canterina a Un giorno da pecora, l'irriverente programma di Radio Rai che ha convinto il tris di esperti in un battibaleno.

 

Morale della favola, i tre sì sono esibiti sulle note natalizie di Sì, sì, sì, vax, creata ad-hoc. Un momento davvero surreale, bisogna ammetterlo. Come detto, ne è seguito un fiume di critiche. Per esempio sui giornali, Libero compreso, che si sono permessi di avanzare un qualche dubbio circa l'opportunità di questo eccesso di vanità da parte delle voci che abbiamo iniziato a conoscere al tempo del Covid.

 

Eppoi le critiche dei colleghi, si pensi a Massimo Galli, tranchant a L'aria che tira: "Sono basito. Ma per piacere parliamo di cose serie", ha risposto a Myrta Merlino che lo interpellava su cosa avesse provato di fronte all'esibizione del trio. 

Il punto è che ora uno dei tre criticati, Matteo Bassetti, azzarda una difesa della performance. Lo fa a CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3 ieri, martedì 21 dicembre. Ed in questo caso, non ce ne voglia, come da proverbio la pezza è peggio del buco: "La nostra canzone aveva contenuti scientifici, bisognava leggere il testo.  Quelli che stanno sui social spesso odiano e basta", ha tagliato corto Bassetti. Sarà...
 

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