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PiazzaPulita, Andrea Crisanti: "Vaccinati non vuol dire protetti". Contagio e quarantena, brutte notizie

Andrea Crisanti

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Attenzione, avverte Andrea Crisanti in collegamento dall'Inghilterra con Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7. "Vaccinati non significa protetti", dice il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova: "Ci sono milioni di persone che anche se hanno fatto la vaccinazione non sono protetti", precisa Crisanti. "Dobbiamo pensare alle persone fragili, a chi ha superato 85 anni, ai trapiantati. Non necessariamente i vaccinati coincidono con i protetti".

 

 

Quindi, ragiona il professore, prima di allentare le misure e ridurre i giorni di isolamento e di quarantena - come chiedono per esempio Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna, e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato entrambi ospiti di Formigli - per chi ha fatto le tre dosi di vaccino anti-Covid, bisogna pensare che una parte della popolazione, pur avendo fatto le vaccinazioni resta a rischio.

 

 

"Non vorrei si confondesse la rimozione delle restrizioni con l’eliminazione delle misure che devono impedire agli infettati di contagiare: se una persona in quarantena, non deve essere libero di andarsene in giro. Con le 3 dosi, il contagio da variante Omicron produce un’infezione che dura 3-4 giorni. Nella maggior parte dei casi, una persona che è positiva dopo 6-7 giorni difficilmente infetta". 

Ma non si può affermare con certezza, sottolinea Crisanti, che chi è vaccinato e diventa positivo dopo cinque giorni o una settimana non sia più contagioso. Insomma, chiosa Formigli: "Il tema sono sempre i fragili...".

 

 

 

 

 

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