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Otto e mezzo, Massimo Giannini su Draghi: "Il nonno è finito. Oggi era visibilmente alterato"

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"Oggi Mario Draghi era visibilmente alterato". Massimo Giannini, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, commenta la prima conferenza stampa del premier dopo la partita del Quirinale, che lo ha visto "pugnalato" dai partiti della sua maggioranza che hanno preferito confermare Sergio Mattarella piuttosto che "promuovere" SuperMario.

 

 

 

 

"La fase del nonno al servizio delle Istituzioni è finita?", domanda maliziosa la Gruber. "Sì, e perdonatemi l'espressione un po' corriva, siamo passati a SuperMario 2 la vendetta, perché di questo oggi si è trattato", risponde il direttore della Stampa strappando il sorriso agli ospiti in studio. "Dottor Bernabè - prosegue rivolgendosi al supermanager Franco Bernabè, seduto di fianco a lui -, lei lo ha visto. Draghi è imperturbabile, non si scompone mai ma oggi era visibilmente alterato quando ha puntualizzato che è indisponibile a federare il centro: ha fatto bene, solo un pazzo lo farebbe, come Andreotti che diceva che solo un pazzo può credere di risanare le ferrovie. Però era molto alterato... Non è una notazione psicologica, è politica".

 

 



"Che navigazione aspetta ora il governo? Lui si è tolto qualche sassolino dalle scarpe contro i partiti, ma nell'anno elettorale è con questi partiti che avrà a che fare. Se Draghi fa il Draghi a me va bene, ma i partiti sono questi, in crisi. Avrà qualche difficoltà, saranno dolori".

 

 

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