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Vauro si scava la fossa, vergogna contro Salvini: "Teme che i russi tirino fuori le carte?", perché può pagarla carissima

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Colata di insulti per Matteo Salvini. Mittente, ancora una volta, Vauro. Nonostante una drammatica guerra che dovrebbe - come detto dal leader della Lega - "portare all'unità nazionale", il vignettista non si risparmia. In particolare Vauro non apprezza la proposta di Salvini di trovare un accordo per cessare il fuoco in Ucraina. "Salvini che si veste da pacifista? La prima cosa che mi viene da dire è che anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora esatta".

 

 

Raggiunto dall'Adnkronos il vignettista deride il leader della Lega perché va ad Assisi, nella città di San Francesco e poi si schiera per la pace, pensando addirittura a una missione a Kiev. "Non voglio essere io - rincara la dose - a sminuire il nuovo impegno del leader leghista, che poi non è la prima volta che cambia opinione tutto a un tratto, ma ricordo che fino a poco tempo fa in piazza ci andava per dire che Putin è il più grande statista sulla terra". "Lui - dice ancora - è pur sempre il signore della vicenda di Savoini, del Metropol, a Mosca, e non va dimenticato, ma in tempi di pensiero unico, di paese tutto unito sul fronte dell'arruolamento, da destra, fino al Pd, allora dico ben venga chi si dissocia, fosse anche Salvini, che magari lo fa solo per motivi personali, forse temendo che i russi potrebbero tirare fuori le carte dei suoi affari". Insomma, insinuazioni vergognose.

 

 

Ma non è tutto. Vauro se la prende anche con Enrico Letta. La sua colpa? Aver attaccato Marc Innaro, il corrispondente Rai da Mosca: "A me - conclude - Innaro non mi pare un pericoloso sovversivo bolscevico, ma piuttosto un giornalista che fa il suo lavoro, quanto sta accadendo mi pare una cosa molto grave, a Innaro esprimo la mia solidarietà".

 

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