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David Parenzo a L'aria che tira, "il precedente-Di Maio": mossa estrema contro Putin. Come punirlo, quali rischi corriamo

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"I canali diplomatici sono già attivi. Il primo ministro israeliano ha addirittura violato il santo Shabbat (festa del riposo), che per gli ebrei è una cosa piuttosto importante, per volare a Mosca": David Parenzo, ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha commentato gli ultimi sviluppi sulla guerra in Ucraina. Si è soffermato, in particolare, sulla diplomazia internazionale: "Anche Erdogan è in primo piano, ha invitato il ministro degli Esteri russo e il ministro degli Esteri ucraino da lui, non sappiamo ancora se ci andranno ma il canale diplomatico c'è dall'ora zero". E ancora: "Pure la Francia è impegnata. Macron è uno degli ultimi leader europei ad essere andato in Russia".

 

 

 

Ecco perché secondo il giornalista bisogna continuare a "rifornire di armi l'esercito ucraino. E' la condizione necessaria per far sì che Kiev non cada". Poi, parlando del fatto che l'Italia sia finita nella black list della Russia, ha detto: "Finire nella lista come Paese nemico è normale, certo che stiamo dall'altra parte". Stando alla sua opinione, inoltre, adesso l'Italia dovrebbe dare un segnale potente: "La diplomazia ha uno strumento fortissimo in questo momento: ritirare l'ambasciatore italiano a Mosca, atto diplomatico dalla forza enorme".

 

 

 

A tal proposito Parenzo ha ricordato un episodio simile avvenuto qualche tempo fa: "Voglio ricordare che per molto meno la Francia durante il governo Conte I ritirò l'ambasciatore francese in Italia. Lo fece perché Di Maio aveva incontrato i gilet gialli. La Francia considerò quello un atto ostile".

 

 

 

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