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Russia, Italia nella lista nera? Non solo economia, ecco cosa cambia: "Conseguenze devastanti", la minaccia del Cremlino

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L’Italia, l’Unione europea, gli Stati Uniti e tutte le altre nazioni della Nato sono ufficialmente entrate nella lista nera della Russia. O meglio, nell’elenco di Stati e territori stranieri “che commettono azioni ostili contro la Russia, le sue compagnie e i cittadini”. Si tratta di un atto dovuto dal punto di vista economico e finanziario, prima ancora che politico, dato che tale lista nera rientra nella “procedura provvisoria per l’adempimento di obblighi verso creditori esteri”.

 

 

Ma questo cosa significa e cosa implica nel concreto? “I bond emessi dallo stato russo o da una qualsiasi istituzione pubblica o privata potrebbero perdere di valore - si legge su InsideOver - dal momento che nessuna controparte internazionale accetterebbe di essere saldata in una valuta il cui valore sta precipitando in maniera verticale. La Banca centrale russa ha fatto sapere che i creditori dei Paesi che si trovano al di fuori della lista, e che quindi non hanno imposto sanzioni contro Mosca, possono essere il grado di ricevere il pagamento in valuta estera grazie ad un apposito permesso speciale”.

 

 

In questo modo la Russia dimostrerebbe di poter rispettare gli obblighi finanziari. Vi è poi un lato politico della questione, e a tal propositono sono interessanti le parole dal portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov. "Le misure di ritorsione, ovviamente, devono essere analizzate, faremo ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che è vantaggioso per noi", ha spiegato Peskov nel corso di un briefing. Secondo quanto detto il funzionario, la Russia ha stimato tutti i possibili gradi della reazione dall’estero all’invasione dell’Ucraina e agirà in modo duro, riflessivo e chiaro. La minaccia è chiara, concreta e soprattutto spaventosa.

 

 

 

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