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Quarta Repubblica, ira-Toni Capuozzo: "Chi spinge gli ucraini a fare gli eroi dal divano". Strage a Kiev, di chi è la colpa

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Dopo tredici giorni di guerra, per l'Ucraina non si vedono spiragli. L'offensiva della Russia di Vladimir Putin, giorno dopo giorno, si fa più schiacciante, violenta, indiscriminata. Dai negoziati in Bielorussia pochi risultati, anzi quasi nessuno. Anche sui corridoi umanitari pochissime garanzie e intese. Il risultato? Continua la strage di civili e l'orrore dello zar, che ora sembra intensificare l'offensiva, avendo forse preso atto che l'Ucraina e il premier Volodymyr Zelensky non si arrenderanno, così come forse il Cremlino ipotizzava.

 

E di quanto sta accadendo a Kiev e dintorni si ragiona a Quarta Repubblica, il programma del lunedì sera in onda su Rete 4 e condotto da Nicola Porro. Tra gli ospiti ecco Toni Capuozzo, il giornalista ed esperto di vicende militari, una voce autorevole, spesso controcorrente, molto seguita e accreditata. E Capuozzo punta il dito, di fatto, contro Europa, Nato e Stati Uniti, che starebbero conducendo gli ucraini al massacro con il loro atteggiamento.

 

Spiega infatti Capuozzo: "La politica dovrebbe fare tutto il possibile per far cessare il fuoco. Non dobbiamo ragionare spingendo gli altri a fare gli eroi sul divano di casa nostra". Poche parole, che esprimono però un concetto chiarissimo: Toni Capuozzo non invoca la no-fly zone, che comporterebbe l'allargamento del conflitto con discreta approssimazione su scala globale. Ma invita la politica - ossia le autorità citate in precedenza - ad un atteggiamento più pragmatico. Già, esaltare la resistenza ucraina con il solo risultato di vedere giorno dopo giorno crescere le proporzioni di una strage già immane, forse, non è la strada da seguire. Quello che serve è il cessate il fuoco. E bisogna trovare il modo di ottenerlo.

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