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DiMartedì, Francesca Giovannini: "Bomba atomica, ipotesi terribile ma plausibile". Perché Putin si sta convincendo

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"La Russia potrebbe prendere in considerazione l'uso della bomba atomica". Secondo Francesca Giovannini, studiosa italiana dell'Harvard's Belfer Center, si tratta di "uno scenario terribile ma sempre più plausibile". Questo perché in Ucraina "stiamo assistendo a una impasse militare tra le truppe russe, con problemi significativo di supporti logistici, rifornimenti e morale, e le forze ucraine che cominciano veramente a credere di poter vincere. Vladimir Putin deve accelerare l'escalation e riuscire a ottenere una decisa vittoria in tempi brevi. In questo senso l'idea di utilizzare armi sempre più distruttive è una ipotesi plausibile", spiega l'esperta.  

 

 

 

La memoria corre inevitabilmente alle bombe sganciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki, che chiusero tragicamente la Seconda Guerra Mondiale: "Ai tempi erano bombe altamente distruttive, ma oggi se la paragoniamo con le armi che abbiamo a disposizione sarebbero una bomba nucleare tattica, ha causato 15mila morti nel raggio di un chilometro e mezzo", spiega la Giovannini. 

 

 

 

"Un'arma nucleare tattica - suggerisce ancora la Giovannini - è sempre una arma di distruzione di massa, ma con potenziale distrittivo molto più ridotto. Una bomba come Hiroshima, o un decimo. Sono bombe utilizzate su campo militare, non necessariamente contro le città, e possono essere lanciate da missili a corto raggio, 300-500 chilometri al massimo". 

 

 

 


 

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