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Omicron 2 e vaccino, Matteo Bassetti: "Contagi e aggressività", come stanno le cose

Matteo Bassetti  

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Non siamo "di fronte a una quinta ondata". Ma forse "a una prima ondata di una infezione completamente diversa rispetto a quella che abbiamo visto a gennaio-febbraio di quest'anno", spiega Matteo Bassetti all'Adnkronos Salute. "Forse è la prima ondata di un virus depotenziato perché non è paragonabile alle precedenti quattro ondate e perché i nostri ospedali hanno pressione zero. Ovvero, questo aumento dei contagi non porta a una malattia grave". 

 

 

Del resto, prosegue il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, "la variante Omicron 2 non mi pare così aggressiva, è molto contagiosa e l'aumento dei casi è la prova. Può recidivare nel 3-4% dei casi. Omicron rispetto a Delta, secondo uno studio pubblicato su Cell, fa produrre un numero di anticorpi dieci volte inferiore, in qualche modo è in grado di colpire più volte anche a distanza ravvicinata. I contagi cresceranno ancora ma non ci saranno le forme gravi".

 

 

"Il ciclo vaccinale con la dose booster non è bucato dalla variante Omicron 2"; precisa Bassetti, "ma in Italia abbiamo molti che hanno fatto due dosi vaccino e poi la malattia. Se è vero che con Omicron 2 si ha una risposta immunitaria dieci volte inferiore, forse vale la pena per queste persone di fare la terza dose anche dopo l'infezione naturale. Magari nelle persone più anziate e con comorbidità anche dopo aver avuto Omicron dovrebbero fare la terza dose".

 

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