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Toni Capuozzo a Quarta Repubblica: "Facciamo fuori Putin, va bene. E poi?". Il terribile sospetto sui destini del pianeta

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"Stiamo pensando di buttare giù Vladimir Putin, ma il suo è un Paese con un arsenale atomico che poi finirebbe nelle mani di chi?": Toni Capuozzo, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, pone l'accento su un argomento di grande importanza, che spesso sembra essere lasciato in secondo piano. Da giorni, ormai, si parla della possibile eliminazione di Putin: fare fuori lo zar per mettere fine alla guerra in Ucraina. Ma chi prenderebbe il suo posto in un Paese potenzialmente così pericoloso? E' questo ciò che si chiede Capuozzo. 

 

 

 

"La cosa preoccupante è che noi oggi ci auguriamo, affinché finisca questo massacro, che Putin crolli, che venga sostituito, e non ci interroghiamo su chi, come e perché", ha proseguito il giornalista. Nel frattempo un'altra domanda si fa sempre più insistente: quanto tempo ancora potrà andare avanti il conflitto? Gli ucraini hanno già dimostrato che non si arrenderanno tanto facilmente e che opporranno resistenza finché potranno. Cosa confermata anche ieri dal ministro della cultura ucraino Oleksandr Tkačenko, ospite in collegamento del talk, che ha detto: "Non ci arrenderemo mai".

 

 

 

L'unico attore che al momento spinge per la mediazione sarebbe la Cina, secondo Capuozzo: "Sono gli unici che hanno lasciato capire che non gli va bene che la guerra continui, che l'Europa è un mercato per loro che non deve essere toccato, che la globalizzazione, con tutti i suoi problemi, com’è andata avanti finora ha fatto i loro interessi e vogliono continuare così”.

 

 

 

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