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Toni Capuozzo, la profezia sull'Ucraina: "I motivi per cui la guerra sta per finire"

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Dopo un mese pieno di guerra in Ucraina, Toni Capuozzo intravede qualche segnale che assomiglia all’inizio della fine. “Succede quando tutti sono giunti al loro limite”, ha scritto il giornalista in un lungo post su Facebook in cui ha analizzato la situazione attuale e come potrebbe evolversi nei prossimi giorni. Capuozzo si è innanzitutto fatto una serie di domande: “Gli ucraini hanno tenuto Kiev, cosa possono fare di più? La Russia ha preso la costa, cosa vuole di più? Gli Stati Uniti hanno schierato sull’attenti i paesi della Nato, e si portano a casa un favoloso contratto di vendita del gas: cosa possono pretendere di meglio?”.

 

 

Mancano però quelli che Capuozzo chiama “dettagli”, però si intravede un disegno sulle carte geografiche di una Ucraina che “assomiglia a nuova Cipro”. Quando i russi si ritireranno dal perimetro di Kiev, tutti potranno cantare vittoria: “Putin sosterrà che ha protetto e liberato il Donbass - e denazificato Mariupol - Zelensky che ha respinto l’invasione. Gli Stati Uniti hanno disciplinato perfino l’Unione europea. La Cina avrà dato prova di moderazione, senza tradire l’alleato russo e senza bruciare i mercati europei e globali. Nello stesso tempo abbiamo perso tutti”.

 

 

Ma l’Europa un po’ di più, secondo Capuozzo: “Troveranno qualche escamotage retorico per dirvi che no, che fortuna abbiamo a essere vincitori, almeno per consolarci del gas che ci costerà il 30% in più. Valeva la pena? Eh, ma sono stati russi ad aggredire, cosa si poteva fare, alzare le mani? E dovevamo dirgli prego accomodatevi? Noi per primi sì avremmo potuto fare di più, dopo aver aiutato i profughi, per aiutare la pace. Forse, a cose finite, bisognerà tornare alle cause di questa guerra, a come è andata covando. Ma sono lezioni che non interessano mai, quando si attutisce il rumore della guerra”.

 

 

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