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Vladimir Soloviev, l'orrore sull'eccidio: "Tutto falso, perché hanno scelto proprio Bucha". Come lo "spiega" ai russi

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I russi hanno una teoria tutta loro su quanto accaduto a Bucha. Nonostante l'orrore nella città ucraina sia sotto gli occhi di tutti, Vladimir Soloviev, tra i più noti conduttori di Mosca, ha definito il "massacro" un'invenzione dell'intelligence straniera. L'oligarca vicinissimo a Vladimir Putin ha mostrato ai telespettatori la pagina di Wikipedia, aggiungendo che la parola Bucha ricorda molto la parola inglese butcher, macellaio, l’epiteto con cui il presidente americano Joe Biden si è rivolto all'omologo russo. Da qui la tesi che i morti civili per le strade altro non sono che l'esito di una campagna mediatica anti-Russia. 

 

 

Davanti a lui Soloviev aveva un computer con una Z disegnata sopra, anch'essa simbolo russo per indicare "la vittoria". Ma il conduttore - come riporta Il Foglio - non è l'unico a credere che Bucha altro non sia che una messinscena. Lo stesso ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha accusato Kiev e l’occidente di usare il tutto "per scopi antirussi". Il ministero della Difesa ha scritto che si tratta di provocazioni e che mentre Bucha era sotto il controllo russo, tutti i residenti stavano bene. Dmitri Medvedev, l’ex presidente, ha rincarato la dose definendo le immagini un esempio di come lavora la propaganda di Volodymyr Zelensky.

 

 

Poi è toccato all'ambasciatore russo all’Onu, Vasily Nebenzya, che non è stato da meno e ha incolpato i nazisti ucraini. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha invece detto che le immagini sono contraffatte. La tecnica della propaganda russa è dunque quella di anticipare piuttosto che nascondere. Nelle tv russe si parla infatti del massacro, diffondendo la tesi che è tutto finto. Intanto Soloviev si è reso protagonista di un altro fatto di cronaca: a Menaggio, sul lago di Como, è stata incendiata la sua villa. Oltre alle fiamme, i responsabili hanno scritto sui muri la parola "killer".

 

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