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Bucha, le menzogne russe e l'orribile balletto dell'Onu sulle vittime innocenti: l'editoriale di Sallusti

Alessandro Sallusti

Alessandro Sallusti
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La questione non è più essere pro o contro la guerra, né se tifare Ucraina o strizzare l'occhio a Putin. La questione è se i crimini contro i civili documentati a Bucha, periferia di Kiev - ma purtroppo diffusi anche altrove - sono tragicamente veri o, come sostengono i russi, una montatura della propaganda occidentale.

 

 

Tutte le analisi degli esperti, la comparazione con immagini precedenti, provano che si tratta del primo caso, cioè di macelleria russa. Le teorie dei complottisti filo Putin sono state smontate una a una, tutto - dai presunti movimenti dei cadaveri alla mancanza di pozzanghere di sangue - ha una spiegazione plausibile. Anche i sostenitori della tesi che l'uomo non è mai stato sulla Luna hanno sciorinato una serie di dubbi (le ombre, l'inclinazione della bandiera posata sul suo suolo e altre amenità) che sono stati poi scientificamente smontati al di là di ogni ragionevole dubbio.

 

 

Ma esperti a parte basterebbe usare il buon senso. A Bucha vivono oltre ventimila persone che presumo si conoscano tra di loro, direttamente o indirettamente come capita in una nostra medio piccola città. Non avrebbe alcun senso allestire una sceneggiata di questa portata pensando di poterla fare franca: troppi testimoni, troppa gente avrebbe visto, saputo o intuito il macabro inganno. Parleremmo insomma di un segreto troppo grande e diffuso per sperare di tenerlo tale a lungo, prima o poi qualcuno parlerebbe e la verità verrebbe a galla essendo per di più la città invasa oltre che dal nemico anche da giornalisti di tutto il mondo.

 

No, troppo complicato e rischioso per essere vero. Se si scoprisse che Zelensky ha giocato con i suoi morti (nel caso di più, avrebbe fatto uccidere dei suoi vivi) la sua credibilità e autorevolezza internazionale crollerebbero all'istante, e con esse la possibilità che l'Ucraina in qualche modo e prima o poi esca in piedi dalla guerra. Non solo quindi mancano le prove della macchinazione, non c'è lo scopo né logica. Io mi fido di chi c'era, e le testimonianze dei superstiti sono chiare e convergenti: è stata una mattanza per mano russa. Tutto il resto è propaganda ed è orribile che financo l'Onu stia a guardare inscenando un balletto che sa tanto di danza su morti innocenti.

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