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Guido Crosetto, la profezia: "Quando gli italiani cambieranno idea sull'Ucraina". Zelensky, addio?

 Guido Crosetto

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"Non siamo pronti" al blocco del gas dalla Russia e "questo sarebbe un regalo a Vladimir Putin perché sposterebbe il Paese, l'opinione pubblica, contro l'Ucraina e contro la decisione", tuona Guido Crosetto a Tagadà, su La7, nella puntata del 13 aprile. "Ci sarà un impatto sulle aziende che sono già provate", sottolinea. E sull'idea che bloccare il gas possa avere conseguenze militari, il fondatore di Fratelli d'Italia dice chiaramente: "Io temo che non esista una correlazione chiudo il gas e due settimane dopo finisce la guerra. I russi sono abituati a mangiare pane e cipolle...".

Qui l'intervento di Guido Crosetto a Tagadà

 

E ancora, dei 76miliardi di metri cubi di gas il 60 per cento non russo basta a mettere in sicurezza le imprese? "Io temo di no ma non tocca a me rispondere", ribatte Crosetto. "Il governo dovrà dire 'ho preso questa decisione e ho verificato che ci saranno i seguenti impatti, eccetera'. Perché le scelte vanno prese con dati oggettivi e impegni, poi tutti valutano se vanno bene o meno". In ogni caso, prosegue il fratello d'Italia, "non vorrei che fosse un'arma a doppio taglio perché poi l'opinione pubblica si sposterà contro l'Ucraina". 

 

 

Perché una cosa è certa secondo Guido Crosetto, "in Italia questa guerra colpirà soprattutto i più poveri e peggiorerà la situazione sociale. Il Paese si è impoverito e il tema non è il bilancio ma la sopravvivenza. Una parte del Paese non sopravvive a livello familiare".

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