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Massimo Giannini, "solo Papa Francesco". Guerra, scenari drammatici: la disperazione da Lilli Gruber

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La pace è lontana. Ospite di Otto e Mezzo, Massimo Giannini commenta con Lilli Gruber la guerra in Ucraina. Così come la maggior parte degli ospiti della puntata di venerdì 15 aprile su La7, il direttore de La Stampa si trova d'accordo nel dire che "l'unico a chiedere il cessate il fuoco è Papa Francesco". Per il resto né Russia né Ucraina sembrano aprirsi a un confronto che possa mettere la parola fine alla guerra. A differenza di Rosy Bindi però, Giannini non critica la decisione dell'Occidente di armare gli ucraini, così come chiesto dal loro presidente Volodymyr Zelensky.

 

 

"Nel momento in cui un Paese libero viene invaso, aggredito e distrutto nelle strutture fisiche e in quelle immateriali - spiega alla conduttrice - è normale che chieda aiuto all’Europa. Noi dobbiamo armare la resistenza, anche se questa decisione contribuirà alla continuazione della guerra. L’aggressore non accetta l’idea di una trattativa. Chi parla di pace in questo momento? Il Papa, solamente lui".

 

 

La guerra, oltre a provocare migliaia di morti, rischia di avere pesanti effetti sull'Italia. Il tema ancora una volta è quello della dipendenza nei confronti del gas russo. Una situazione secondo Giannini che siamo stati noi a cercarci: "Questo tema coglie il punto cruciale di ogni ragionamento: l’Europa. Gli Stati Uniti dal punto di vista energetico sono autosufficienti. La colpa è nostra perché abbiamo delegato agli Stati Uniti il ruolo di gendarme del mondo e ci ha fatto comodo tante volte". La guerra del gas secondo il giornalista "riguarda l’Europa ed è l’Europa che deve cercare una linea comune". 

 

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