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Ivan Vavassori in Ucraina, il calciatore soldato italiano è morto? La "missione suicida"

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Non si hanno più notizie di Ivan Luca Vavassori, che risulta essere sparito dopo che due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo nei pressi di Mariupol. Il portiere 29enne, che in Italia ha giocato per Pro Patria e Legnano, si è arruolato come volontario nell’esercito ucraino: non si hanno più sue notizie da oltre 24 ore ed è quindi scattato l’allarme, dato che Vavassori era solito condividere sui social aggiornamenti sulla guerra in Ucraina.

 

 

I gestori delle sue pagine hanno pubblicato il seguente messaggio: “Ci dispiace informarvi che la scorsa notte durante la ritirata di alcuni feriti in un attacco a Mariupol due convogli sono stati distrutti dall’esercito russo. In uno di questi c’era forse anche Ivan, insieme col 4º Reggimento. Stiamo provando a capire se ci sono sopravvissuti”. Si teme quindi il peggio per Vavassori, che è nato in Russia ed è poi stato adottato da una famiglia piemontese. Il calciatore è infatti il figlio adottivo di Pietro Vavassori (ex patron della Pro Patria) e di Alessandra Sgarella, imprenditrice piemontese sequestrata dalla ‘ndrangheta negli anni ’90 e venuta a mancare nel 2011.

 

 

Al momento di partire in direzione Ucraina, Vavassori aveva parlato dell’enorme difficoltà nella quale si sarebbe trovato a operare: “La nostra sarà una missione suicida perché abbiamo pochissime unità contro un intero esercito, ma preferiamo provare. Quel che importa è morire bene, soltanto allora inizia la vita”.

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