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In Onda, Annalisa Cuzzocrea: "Perché l'Italia nasconde le armi che invia". La soffiata: cosa c'è dietro davvero

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Uno dei temi che più ha fatto discutere nel corso della settimana è stato il segreto relativo agli armamenti mandati dall'Italia in Ucraina, un segreto imposto dal Copasir. E della vicenda se ne parla a In Onda, il programma condotto da David Parenzo e Concita De Gregorio su La7, la puntata è quella di sabato 30 aprile.

Ospite in studio ecco Annalisa Cuzzocrea, vicedirettore de La Stampa, a cui Parenzo rivolge la domanda: "Perché secondo te non è rilevante sapere in questa fase quali armi mandiamo all'Ucraina?".

 

Dunque, la Cuzzocrea risponde: "In tempo di pace avrei voluto sapere quali e quanti armi abbiamo mandato all'Egitto. Ma in tempo di guerra, e questo è tempo di guerra, non credo sia sicuro che l'opinione pubblica debba sapere che tipo di missili mandiamo. È giusto che il Copasir lo sappia, ma il fatto che io che di missili non capisco nulla debba sapere quali armi mandiamo offrendo queste informazioni anche alla Russia non lo condivido", rimarca.

 

Quindi, spostando il focus sulle sanzioni, aggiunge: "Sergej Lavrov ora chiede di fermare anche le sanzioni alla Russia, non solo gli armamenti. Io credo invece che vadano rafforzate. Secondo me si sta parlando troppo poco dell'embargo del gas, il vero problema economico, nel caso, per Mosca", conclude Annalisa Cuzzocrea.

Cuzzocrea, armi e sanzioni: clicca qui per vedere l'intervento

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