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Orsini a Cartabianca, "come ammorbidire Zelensky": gli estremi rimedi contro il premier ucraino

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Martedì sera, appuntamento fisso con l'Alessandro Orsini show. Anche se, in verità, l'appuntamento con il professore ormai si rinnova un po' tutte le sere: sempre ospite, da tutte le parti, sempre pronto a illuminarci con le sue tesi destinate a fare rumore. Tutti si indignano, tutti lo invitano. Quanta ipocrisia, insomma.

 

Ma tant'è, martedì sera: Orsini torna laddove tutto è iniziato, CartaBianca, il programma di Bianca Berlinguer in onda su Rai 3 (la puntata è quella del 3 maggio). Eccolo ospite in studio, il prode Orsini, il quale fa il punto sulla guerra in Ucraina e, ancora una volta, punta il dito contro Volodymyr Zelensky, il premier ucraino.

"Per fare la pace servono strategie complesse. Bisogna ammorbidire Vladimir Putin con le sanzioni. Ma non si può colpire solo lui. Bisogna ammorbidire anche Zelensky. L'Italia deve sganciarsi dagli Stati Uniti. Joe Biden vuole solo l’escalation", rimarca il professore. Insomma, obiettivo: "Ammorbidire Zelensky".

 

Dunque, snocciola le sue ricette per la pace. E torna a ribadire che, di fatto, Kiev deve piegarsi ad alcune significative, considerevoli cessioni: "Non usciremo da quest’inferno se non ci sarà il riconoscimento del Donbass come regione indipendente. Ma in Italia non si può sviluppare un dibattito su questo", afferma Orsini. E ancora, sul ruolo del nostro Paese: "Se l’Italia si rifiutasse di mandare le armi potremmo nutrire la speranza di avviare una trattativa con la Russia. Non lasceremmo l’Ucraina senza armi, visto che Stati Uniti e Gran Bretagna continuerebbero a mandarle", conclude la sua intemerata Alessandro Orsini.

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