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Igor Volobuev, "possibile colpo di Stato contro Putin": svelato il segreto sullo zar

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Fa ancora parlare di sé Igor Volobuev, l'ex dirigente di Gazprombank che ha deciso di lasciare Mosca per combattere a fianco degli ucraini. Una decisione presa spontaneamente dopo ben 16 anni all'interno del potere finanziario russo, ossia la banca da cui passano le transazioni del gas. "Sono di Okhtyrka, nella regione di Sumy. Mio padre ha vissuto lì. Il 24 febbraio tutti i miei amici d'infanzia hanno cominciato a scrivermi, a chiamarmi, a mandarmi dei video. Ero terrorizzato: non erano presi da Youtube ma girati personalmente da loro che erano nei rifugi. Okhtyrka è stata una delle prime città a sperimentare gli orrori. Un amico mi ha detto che mi dovevo vergognare per la mia vita agiata in Russia. Ho deciso in quel momento che me ne dovevo andare".

 

 

Oltre al presente, sulle colonne di Repubblica l'uomo ha ricordato il passato, ammettendo quanto accadeva a Gazprombank dove spesso organizzavano campagne ad hoc contro le aziende ucraine e non solo: "Il centro di controllo è ed è sempre stato nell'ufficio del Presidente. Uno degli uomini che muoveva i fili era Aleksej Gromov (vice capo dello staff di Putin e addetto alla propaganda, ndr). Durante la guerra del gas del 2008-2009 l'obiettivo principale del servizio stampa di cui ero capo era dimostrare che gli impianti dell'Ucraina avevano un tasso altissimo di guasti, che Kiev non investiva nell'ammodernamento e che, dunque, era più conveniente bypassarli. Un modo per screditare l'Ucraina e toglierle lo status di principale Paese di transito".

 

 

Eppure secondo Volobuev, Vladimir Putin non canterà vittoria. Il volontario si dice convinto che gli oligarchi sono a un passo "dal rovesciarlo". Un golpe mosso dalla necessità dei magnati di avere soldi e proprietà, visto che con la guerra in Ucraina i loro averi sono sanzionati." Putin li ha intimiditi, dopo l'arresto di Khondorkovsky hanno capito la lezione. Se però l'Ue impedisce loro di entrare nel territorio e continua con le sanzioni, presto cominceranno a fare qualcosa". 

 

 

 

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