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Joe Biden, il disastro: "Nessun dossier sui generali russi". Ma... Se questo è un presidente

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La Casa Bianca contro il New York Times. Il quotidiano aveva svelato il ruolo degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina, scatenando la reazione dell'amministrazione Biden che ha subito provveduto a replicare: "Gli Stati Uniti forniscono intelligence sul campo per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese, non forniamo intelligence con l’intento di uccidere generali russi".

 

 

Il NYT aveva infatti raccontato che dietro diverse morti dei generali russi c'era proprio Joe Biden. Un'accusa che la portavoce Adrienne Watson definisce "irresponsabile". Peccato però che a scatenare il sospetto sia stato niente di meno di un democratico di alto profilo. Non a caso il deputato Adam B. Schiff, volato a Kiev, ha parlato del faccia a faccia con Volodymyr Zelensky. Tra i vari temi affrontati, come lui stesso ha raccontato, "la vitale cooperazione di intelligence tra i nostri due Paesi".

 

 

Secondo il deputato "la condivisione strategica delle informazioni deve continuare a fornire all’Ucraina le informazioni necessarie per identificare i movimenti delle truppe russe e per scoraggiare l’escalation russa, compreso l’uso di armi chimiche o biologiche". Ecco dunque la smentita alla Casa Bianca. D'altronde gli Stati Uniti, assieme al Regno Unito, sono i primi a promettere e inviare nuove armi all'Ucraina. Lo stesso Biden, a inizio conflitto, aveva confessato: "Con Kiev fino alla vittoria". E ad oggi il presidente Usa è pronto a varare un ulteriore pacchetto di aiuti militari, per un valore totale che ammonta a 150 milioni di dollari. Tra le forniture ci sono munizioni d’artiglieria, radar e altro equipaggiamento.

 

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