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Giorgia Soleri "aggredita dalla ginecologa", il dramma dell'aborto: "Avevo problemi di salute mentale. E..."

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Giorgia Soleri è diventata un personaggio pubblico sulla scia del successo internazionale dei Maneskin, essendo la fidanzata di Damiano David. Lei ha sfruttato la popolarità per portare avanti le sue battaglie, come quella sulla vulvodinia, una malattia ginecologica poco conosciuta e spesso sottovalutata. Durante la Fiera dei librai di Bergamo la Soleri ha svelato altri aspetti della sua vita privata nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

 

 

In particolare Giorgia ha raccontato di aver interrotto una gravidanza quando aveva 21 anni: “Ero giovanissima, avevo problemi di salute mentale ed economici, non avevo un lavoro con entrate arte, scelsi di abortire. Sono andata in consultorio in Brianza e sono stata aggredita dalla ginecologa, che mi sgridò dicendo che noi giovani facciamo sesso senza precauzioni e usiamo l’aborto come contraccettivo, senza sapere nulla della mia storia”. La Soleri ha ripercorso la prassi: “Un’assistente sociale indaga sulla tua famiglia per capire se ci siano traumi che ti hanno portato ad abortire con domande violente e invadenti a cui non vorresti rispondere poche, qualsiasi sia il motivo della scelta, l’aborto è un diritto”.

 

 

E invece si finisce in “castigo” per sette giorni: “Ci sono donne che abortiscono senza senso di colpa, è ingiusto obbligarle a vivere questa esperienza in modo traumatico quando è possibile accompagnarle. Piuttosto di un colloquio con l’assistente sociale, proporrei delle sedute di psicoterapia. La legge sull’aborto ha lacune enormi che dovrebbero essere prese in considerazione. Invece rimane una legge fuori dal periodo storico in cui viviamo”.

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