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Federico Rampini, un'inquietante teoria: "Perché siamo nel mirino della Russia"

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Non sono passate inosservate a Federico Rampini le continue minacce russe all'Italia. Prima le avvisaglie su possibili attacchi hacker, poi le critiche al piano di pace redatto dalla Farnesina, insomma c'è da preoccuparsi. Lo crede il giornalista ospite de L'Aria Che Tira nella puntata di martedì 7 giugno su La7. "Italia anello debole, ecco perché la Russia ci attacca", esordisce manifestando non pochi timori alle telecamere di Myrta Merlino.

 

 

Per la firma del Corriere della Sera "l'Occidente è preoccupato che l’Italia diventi l’anello debole, lo pensa anche la Russia. Queste affermazioni contro l’Italia confermano che in qualche modo ritengono di poter sfondare, che qui ci sia un’area di incertezza, di dubbio o addirittura un’area di filorussi e su questo vogliono giocare. Stanno lavorando molto su di noi perché ritengono che siamo uno dei soggetti deboli nell’Alleanza atlantica". A chi si riferisca Rampini non è dato sapersi, ma non è una novità che la maggior parte degli italiani - come i sondaggi certificano - preferiscono non inviare armi all'Ucraina e magari sedersi a un tavolo per una trattativa. 

 

 

"Il pacifismo equidistante di certe forze politiche mi lascia perplesso - prosegue -. Invece sono d’accordo sull’importanza del dibattito parlamentare sull’evolversi della guerra, è sano in una democrazia e teniamocelo stretto. È importante che si discuta però mi piacerebbe che le voci atlantiste fossero più forti e diffuse". Proprio la debolezza europea e, più nello specifico, dell'Occidente è stata oggetto di un'altra riflessione di Rampini. Giorni addietro il giornalista si era detto che certo che Russia e Cina puntano a "un attacco all'Occidente. Bisogna averlo chiaro, così come bisogna capire che Putin e Xi Jinping sono convinti che noi non ci difenderemo fino all'ultimo, perché non ne siamo più capaci". 

 

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